Raku

So benissimo che questo termine è in realtà abusato,
so anche, l'ho capito nei dialoghi con chi lo pratica dal suo avvento nella forma occidentale,
che ha ben poco a che vedere con l'antica tecnica giapponese legata al rito del té...

è pur vero che resta una pratica che ha avvicinato molte persone al mondo della ceramica...

di fatto crea un'emozione profonda estrarre il pezzo dal forno quando è incandescente,
ci si sente come Efesto, sottoporlo a riduzione e finirlo con l'immersione in acqua per completare il ciclo...
ribolle tutta la tinozza...
e si trattiene un acre odore di fumo addosso...
... e questo non è proprio il massimo ...

L'apparente facilità non ci inganni però:
come per tutta l'arte ceramica serve l'umile consapevolezza
che solo il lavoro del tempo, dell'esperienza e
dello studio possono dare;
eppoi chiedere, non smettere di essere curiosi e
chiedere sempre a chi di strada ne ha fatta:
ti darà sempre una dritta, un suggerimento,
un qualcosa che ti sorprenderà
e ti permetterà di crescere...
di "forgiarti" col fuoco...

Nessun commento:

Posta un commento